Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

  ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste



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Rifiuti radioattivi all' estero? Soluzione temporanea e limitata

 

18-12-2004 - Poichè non era possibile trovare un sito in Italia si è deciso di risolvere la questione "rifiuti radioattivi" trovando un sito all' estero temporaneamente (si parla di 20 anni) e limitatamente (solo per il "combustibile irraggiato" e non per il resto). Mettendo per ora a tacere l' annosa questione dello stoccaggio delle scorie nucleari.

Via le scorie nucleari dall'Italia: presto i rifiuti nucleari più pericolosi presenti sul territorio italiano saranno trasferiti interamente all'estero. E' quanto prevede un decreto emanato dal ministro delle attività produttive Antonio Marzano (cosiddetto "Decreto Marzano" per il Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia). Lo rende noto Giancarlo Bolognini, amministratore delegato della Sogin, la società pubblica di gestione del nucleare. Il decreto è stato firmato da Marzano il 2 dicembre scorso e ieri Carlo Jean, commissario delegato dal governo alla sicurezza delle installazioni militari (oltre che presidente della Sogin) ha firmato un' ordinanza che dispone l' avvio immediato delle procedure per il trasporto all' estero dei materiali radioattivi più pericolosi. Saranno trasportate all' estero, ha spiegato Bolognini, sostanze che contengono il 99 per cento della radioattività presente in tutta Italia. Si tratta di circa 250 tonnellate di combustibile irraggiato, composto da barre squadrate di circa 4 metri di lunghezza, che attualmente è stoccato per la maggior parte nelle centrali di Trino Vercellese e Saluggia in Piemonte e in quella di Caorso, in Emilia Romagna. Il trasporto e lo smaltimento all'estero, presumibilmente in Francia o Inghilterra, dove esistono due impianti dedicati allo smaltimento di questo tipo di sostanze, dovrebbe costare circa 300 milioni di euro. Ci vorranno circa due anni per portare a termine l'operazione, tra gara d'appalto internazionale, trasporto e deposito. Secondo Bolognini, non è previsto che il materiale torni in Italia se non quando sarà stato costruito il deposito unico nazionale.
Ma il deputato della Margherita (e presidente onorario di Legambiente) Ermete Realacci afferma che l' idea di stoccare all'estero le scorie è stata seccamente smentita dalla Sogin durante un'audizione in commissione ambiente alla Camera di solo due giorni fa. "Il nucleare - ha detto - è un tema su cui è essenziale la chiarezza, qui invece sembra di essere di fronte all'ennesimo pasticcio italiano".
Nel 1999 l'allora ministro dell'industria Bersani mandò alle Camere un documento con il quale fissava le strategie sulla materia, stabilendo che il combustibile irraggiato non sarebbe stato più portato all' estero per il ritrattamento, perché fra altro la procedura era troppo costosa. Veniva invece disposta la conservazione delle sostanze nucleari in contenitori di sicurezza, in attesa di poterli un giorno collocare nel sito unico nazionale finora mai realizzato. Le linee del documento Bersani divennero indirizzi operativi nel maggio del 2001: da allora la Sogin ha presentato due progetti per la messa in sicurezza dei rifiuti nucleari, ma i progetti, che avrebbero dovuto essere realizzati a Trino e Caorso, non hanno ottenuto l' ok degli enti locali. Infine, un anno fa, il progetto abortito di realizzare a Scanzano Jonico il sito unico per le scorie ha finito per rilanciare la possibilità di collocare all'estero i rifiuti radioattivi. Un collocamento che però sarà probabilmente a tempo: venti anni, è l' ipotesi più accreditata. Poi i rifiuti - ritrattati - torneranno in Italia. Per quel giorno, l' Italia dovrà aver individuato uno spazio per tenere i rifiuti in casa propria. Perché le scorie, per smaltire del tutto la loro componente radioattiva, avranno bisogno di 240mila anni.  [1]

19-12-2004 - Il primo carico di rifiuti nucleari scorie nucleari potrebbe partire per l' estero alla fine del 2005. Bisognerà aspettare la fine del 2007, invece, per il completamento dell' operazione export, che dovrebbe durare circa tre anni da oggi. Il primo dedicato in sostanza a pratiche e autorizzazioni, gli altri due al trasporto vero e proprio. In tutto lasceranno l' Italia fra i 62 e gli 81 contenitori corazzati.
E' quanto emerge dalle valutazioni preliminari effettuate dalla Sogin sul trasporto all' estero (presumibilmente in Francia o Inghilterra) del combustibile irraggiato che si trova negli impianti nucleari di Trino Vercellese e Saluggia (in Piemonte) e di Caorso (in Emilia Romagna). La maggior parte del carico sarà trasportata in treno, anche per ragioni di sicurezza. Una volta pubblicati in Gazzetta il decreto Marzano e l' ordinanza del commissario Carlo Jean, ci vorranno sei mesi solo per la gara internazionale; altri sei per le autorizzazioni. Non appena il decreto sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale, la Sogin avvierà le procedure per una gara internazionale per scegliere il fornitore estero tra la francese Cogema e l' inglese Bnfl, che sono i due soli fornitori europei.   [2]

 

fonte:
http://www.lanuovasardegna.quotidianiespresso.it/giornalilocali
/nuovasardegna/detail.jsp?site=news&idCategory=2220&idContent=909461  [1]

http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_910236.html  [2]

 

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SCIENZA
1. Cosa è la radioattività? e i suoi effetti?
2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
3. Le applicazioni della radioattività e delle radiazioni ionizzanti
4. Cosa sono le scorie nucleari?
5. Cosa sono i rifiuti radioattivi? (definizione, classificazione, origine)
6. La gestione dei rifiuti radioattivi

7. Documentazione scientifica in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Come si effettua rilevamento e la misurazione della radioattività? (cenni normativi, strumenti, unità di misura)
 

 
 
NORME
1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
Accordi, norme e raccomandazioni internazionali che non sono state rispettate nella legge 368/03
5.
Risoluzione del Comitato delle Regioni (organo UE) n. 251 del 1998
6. Il Progetto europeo COMPAS
7. Riferimenti normativi in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei rifiuti radioattivi

9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
10. Il diritto alle informazioni e ai processi decisionali e le sue basi normative
 
 
QUESTIONE
        SCORIE ITALIA
1. La commissione parlamentare d' inchiesta Scalia
2. La Task Force Enea
3. L' Inventario   Nazionale dei Rifiuti Radioattivi - ENEA 2000
4. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) della Task Force Enea
5. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) del GSP3 - SITO
6. Carlo Jean, un Generale molto militare, poco nucleare...
7. I mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della Sogin e tanto altro...
8. La Sogin Spa e il nucleare in Italia
9. Le attività della Sogin
10. Il parere che Carlo Rubbia ha esposto in Parlamento
11.
Il parere degli esperti: J.K. Mitchell, B. De Vivo, P.Risoluti, T. Regge
12. Quali fattori per la scelta: scientifici? ...o forse politici?
13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
4. La legge-delega sull'ambiente: effetti, personaggi, valutazioni
5. Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: paralisi o no?

6. La costruzione del "sito unico": l'Impregilo e la B.N.L. in prima linea?
7. A Taranto una base USA per i sottomarini nucleari?
8. Il rischio attentati terroristici legati ai depositi di scorie radioattive
 
 
DOSSIER MONDO
1. La situazione in Europa dei rifiuti radioattivi
2. I depositi per lo smaltimento dei rifiuti nucleari nel mondo
3.
Il problema delle scorie radioattive in USA

4. Il problema delle scorie radioattive in Russia
5. L'impianto di Sellafield in Gran Bretagna per il trattamento di rifiuti nucleari
6.
Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox
7. Il costo per la conservazione e lo smaltimento definitivo del materiale radioattivo
 
 
PROGETTI
        SPERIMENTALI
        E ALTERNATIVI
1. Lo smaltimento sotto i fondali marini
2.
La "trasmutazione" dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili e il "motore" di Rubbia

3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
5. Il batterio che ripulisce dalla radioattività
 

 

 

 

   

last update February 2005     ::     online since 19 December 2003