Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

   ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Le attività della Sogin

 

1. Le attività di smantellamento in corso in Italia


Nel corso del 2003 SOGIN ha speso complessivamente 136,8 milioni di euro per le attività di smantellamento e messa in sicurezza degli impianti nucleari italiani. Sono stati investiti in particolare 58,3 milioni per lo smantellamento delle centrali nucleari, 44,6 milioni per la sistemazione del combustibile nucleare irraggiato, 11,6 milioni per lo smantellamento degli impianti del ciclo del combustibile ereditati nell’estate dello scorso anno da ENEA e FN e 11 milioni per servizi di ingegneria nucleare e ambientale resi a terzi.
Nel corso del 2003 SOGIN è stata inoltre chiamata dalla Presidenza del Consiglio a finanziare le attività del Commissario delegato per la sicurezza delle installazioni e dei materiali nucleari, nominato con l’ordinanza n. 3267 del 7 marzo 2003. Le attività del Commissario delegato hanno impegnato complessivamente 2,3 milioni di euro per migliorare la protezione delle installazioni nucleari italiane.
SOGIN è responsabile delle quattro centrali nucleari e dei cinque impianti di trattamento e fabbricazione del combustibile nucleare esistenti in Italia, ora dismessi e in fase di smantellamento. Il mandato operativo di SOGIN è quello di provvedere alla disattivazione (decommissioning) delle installazioni nucleari, conducendo tutte le attività necessarie per consentirne lo smantellamento in condizioni di sicurezza e per arrivare al rilascio dei siti senza alcun vincolo di tipo radiologico. In particolare tali attività comprendono:

  • il mantenimento dell’impianto al necessario livello di sicurezza fisica e nucleare;
  • la progressiva disattivazione dei sistemi non più necessari all’esercizio e al mantenimento in sicurezza dell’impianto nonché il condizionamento e la sistemazione dei rifiuti derivanti dall’esercizio pregresso;
  • lo smantellamento delle parti radioattive e il trattamento dei materiali di risulta ai fini del rilascio e del condizionamento in contenitori idonei all’invio al deposito;
  • la caratterizzazione finale del sito e le demolizioni di edifici e impianti convenzionali fino al rilascio senza vincoli radiologici del sito stesso.


Centrali nucleari

A seguito della decisione governativa di arrivare al rilascio dei siti ove sono ubicate le centrali entro il 2020, SOGIN ha definito un programma complessivo di attività articolato in tre fasi:

  • Nella prima fase, che copre il periodo sino al 2007, oltre all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni dal Ministero delle attività produttive e all’espletamento delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) con il Ministero dell’ambiente, si prevede di effettuare attività di messa in sicurezza degli impianti, in primo luogo rimuovendo il combustibile irraggiato e mettendolo in sicurezza in contenitori metallici a secco, di condizionamento dei rifiuti radioattivi derivanti dal pregresso esercizio, di smantellamento di parti di impianto non contaminate o debolmente contaminate.
  • La seconda fase, che copre il periodo dal 2006 al 2008 (data indicata nel 1999 dal governo per la disponibilità del deposito nazionale), comprende attività preparatorie allo smantellamento dell'isola nucleare. Slittamenti significativi nei tempi di costruzione del deposito nazionale potrebbero
    comportare lo slittamento di alcuni degli interventi previsti o oneri aggiuntivi derivanti da interventi integrativi;
  • La terza fase, a partire dal 2009, comporta lo smantellamento progressivo dell’isola nucleare. Un ritardo nella disponibilità del deposito nel corso di tale fase comporterebbe oneri aggiuntivi, buona parte dei quali dovuta alla gestione "straordinaria" in sito dei rifiuti o, a seconda dei casi, al frazionamento delle attività, con un allungamento complessivo dei programmi di intervento. In questa fase si riconoscono due blocchi di attività. A partire dal 2012 avranno luogo le attività di caratterizzazione finale del sito ai fini del rilascio, le demolizioni convenzionali e la riqualificazione del sito per i fini che saranno stati definiti.

Il programma è condizionato dal rispetto, da parte di tutti i soggetti competenti, dei tempi autorizzativi previsti dalle norme vigenti. Le principali ipotesi adottate nel programma delle attività sono le seguenti:

  • disponibilità del deposito nazionale per il conferimento dei rifiuti a partire dal 31/12/2008;
  • rispetto dei tempi di legge previsti dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, N. 241;
  • coordinamento degli iter autorizzativi sulla base dell’accordo di collaborazione istituzionale promosso da SOGIN nel 2003;
  • tempi di approvazione ridotti in accordo all’OPCM 3267/03 per le autorizzazioni di alcune attività ritenute critiche.


Le attività condotte nel 2003 presso le centrali nucleari sono di seguito elencate.

Centrale di Caorso
– Rimozione amianto reattore: in attesa approvazione APAT, in corso procedure di gara
– Decontaminazione primario: attività ultimata
– Invio rifiuti pregressi al trattamento: in attesa approvazione APAT, in corso procedure di gara
– Rimozione turbina e componenti a piano governo: attività in corso
– Fabbricazione della stazione centralizzata gestione materiali: attività in corso
– Adeguamento alimentazioni elettriche edificio turbina: attività approvata, in corso procedure di gara
– Smantellamento altri componenti edificio turbina: progettazione in corso
– Demolizione edificio Torri RHR: in attesa approvazione APAT
– Demolizione edificio off-gas: progettazione in corso


Centrale del Garigliano
– Bonifica delle trincee e attività propedeutiche (depositi in sito, adeguamento radwaste, adeguamento accesso controllato): istruttoria APAT completata, approvazione prevista a breve; difficoltà per le autorizzazioni comunali
– Rimozione amianto turbina: in attesa approvazione APAT
– Realizzazione nuovo camino e demolizione del vecchio: in attesa approvazione APAT


Centrale di Latina
– Recupero e condizionamento fanghi radioattivi: approvazione APAT ottenuta; inizio attività in sito prevista a breve; le prescrizioni APAT nell’autorizzazione comportano la realizzazione di un nuovo deposito. Sono in corso approfondimenti, anche con il Comune, circa l’iter autorizzativo da seguire
– Smontaggio e smaltimento boilers e rottami metallici: in attesa approvazione APAT
– Recupero e condizionamento residui magnox radioattivi: in attesa approvazione APAT
– Rimozione condotte inferiori: attività in corso
– Rimozione e vendita dei componenti turbina: gare in corso
– Alienazione materiali rilasciabili: attività completata


Centrale di Trino
– Rimozione amianto in zona controllata: attività in corso
– Decontaminazione generatori di vapore: attività in corso
– Modifiche di impianto per il rilascio della traversa sul fiume Po: attività in corso
– Rimozione e vendita dei componenti turbina: attività in corso


Attività comuni a più impianti
– qualifica dei contenitori per i rifiuti radioattivi;
– aggiornamento dei codici di calcolo per le analisi di tipo radiologico all’esterno delle centrali in relazione alle attuali situazioni socio economiche e alle programmate attività di smantellamento;
– revisione dei regolamenti di esercizio;
– revisione dei programmi di garanzia qualità;
– sviluppo normativa tecnica collegata agli smantellamenti;
– sviluppo di linee guida per la gestione dei materiali radioattivi.


Impianti del ciclo del combustibile

Il 13 maggio 2003 SOGIN ha siglato con Enea una convenzione per il trasferimento delle licenze ed autorizzazioni degli impianti di ricerca del ciclo del combustibile di proprietà Enea - EUREX a Saluggia (VC), ITREC a Trisaia (MT), OPEC1 e IPU alla Casaccia (Roma) - nonché un protocollo d’intesa con il quale si prevede il trasferimento a SOGIN della proprietà degli impianti stessi. Il 6 giugno 2003 SOGIN
ha siglato analoghi accordi con FN per quanto attiene l’impianto di fabbricazione del combustibile nucleare di Bosco Marengo (AL). L’affidamento in gestione a SOGIN dei diversi impianti è avvenuto fra il 30 giugno e il 6 agosto 2003. Contestualmente all’affidamento in gestione degli impianti, il relativo personale, previo consenso, è stato comandato da Enea e distaccato da FN alle dipendenze funzionali di SOGIN, in attesa del definitivo trasferimento in organico. Il trasferimento degli impianti, che secondo le intese sottoscritte con Enea e FN avrebbe dovuto aver luogo entro settembre 2003, non è ancora avvenuto.
L’attività sugli impianti del ciclo del combustibile svolta da SOGIN nella seconda metà del 2003 si è focalizzata su due iniziative rilevanti: la progettazione di un sistema di nuovi serbatoi in edificio bunkerizzato per i rifiuti liquidi a più alta attività esistenti a EUREX e l’analisi approfondita tecnico-economica delle opzioni per la loro solidificazione. Altre attività rilevanti hanno riguardato la definizione del problema
della messa in sicurezza a secco del combustibile esistente sui vari siti. A luglio è stata presentata la revisione dell’istanza di disattivazione dell’impianto FN. Per tutti i siti sono state predisposte schede di progetto che, a valle di una progettazione di massima, identificano in dettaglio le soluzioni tecniche e le modalità di gestione dei vari progetti.


Le attività condotte nel 2003 presso gli impianti del ciclo del combustibile sono di seguito elencate.

Impianto EUREX
– Messa in sicurezza a secco del combustibile irraggiato: è stata completata la progettazione delle modifiche dell’edificio piscina onde permettere la movimentazione del combustibile e del relativo cask.
– Gestione rifiuti radioattivi pregressi: è stata completata la progettazione di massima degli interventi di potenziamento del sistema antincendio dell’edificio contenente fusti con rifiuti solidi e sono state avviate le attività di progettazione e realizzazione di un deposito bunkerizzato per i rifiuti liquidi ad alta attività.


Impianto ITREC
– Solidificazione della soluzione uranio-torio: è stato affidato l’incarico per la redazione di uno studio di fattibilità per il condizionamento della soluzione
– Messa in sicurezza a secco del combustibile irraggiato: sono state avviate le attività propedeutiche alla fornitura dei cask e relativa movimentazione sull’impianto
– Gestione rifiuti radioattivi pregressi: sono stati compattati e caratterizzati, nel prosieguo di un contratto già in essere, 500 fusti; è stato effettuato il lavoro di ispezione, riconfezionamento e riclassificazione di 210 fusti contenenti rifiuti solidi a più alta attività; è stata eseguita la caratterizzazione radiologica dell’impianto ed è stato affidato l’incarico per decontaminazione, compattazione e caratterizzazione
radiologica dei fusti debolmente contaminati Impianto OPEC1
– Smantellamento di tre serbatoi interrati contenenti effluenti liquidi: è stata effettuata la progettazione preliminare dell’indagine necessaria a caratterizzare il serbatoio interrato, per il quale le informazioni non sono complete, in vista dello smantellamento dell’intero parco
– Depositi temporanei dei rifiuti in sito: la struttura dell’impianto OPEC-2, attualmente non-nucleare e non facente parte delle strutture da smantellare consegnate a SOGIN, è stata individuata quale deposito dei rifiuti contaminati da plutonio e sono state avviate le attività progettuali dei relativi lavori di adeguamento
Impianto IPU
– Gestione rifiuti radioattivi d’esercizio: si sono concluse le attività relative all’accorpamento, in serbatoi di circa 2500 litri di capacità, di rifiuti liquidi declassificati e alla seconda campagna di caratterizzazione, mediante misure in spettrometria gamma dei filtri esausti del sistema di ventilazione.


Impianto FN
– Gestione rifiuti radioattivi di esercizio: sono state condotte attività di infustamento e caratterizzazione radiologica mediante spettrometria gamma di parte dei rifiuti solidi.
– Decontaminazione e smantellamenti: sono proseguite le attività propedeutiche alla decontaminazione e allo smantellamento di apparecchiature e infrastrutture presenti nell’area controllata.
– Combustibile fresco: sono quasi terminate le trattative con NUKEM per la cessione definitiva dell’uranio naturale presente in FN.

[1]

 

2. Le attività per terzi


Le attività per terzi svolte da SOGIN nel corso del 2003 hanno comportato ricavi per 10,5 milioni di euro e sono state sviluppate su tre filoni di attività: servizi di ingegneria ambientale, servizi di ingegneria nucleare, e servizi di decommissioning di impianti.
Nel loro complesso le attività per terzi sono state condotte da SOGIN in modo complementare con l’attività di “core business”, consentendo il mantenimento
delle risorse umane su elevati standard professionali e il raggiungimento degli obiettivi economici sia in termini di ricavi di competenza che di margine di contribuzione.


Servizi di ingegneria ambientale

L’area dei servizi di ingegneria ambientale ha confermato lo sviluppo fatto registrare negli anni precedenti.
Le attività principali condotte nel 2003 hanno riguardato
– la gestione e l’ampliamento della rete accelerometrica nazionale nell’ambito di un contratto pluriennale con la Presidenza del Consiglio dei Ministri;
– la gestione di stazioni sismoaccelerometriche e la localizzazione e realizzazione di nuove stazioni di rilevamento nell’ambito di un contratto triennale stipulato nel 2000 con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia;
– la consulenza geotecnica all’Enel nell’ambito della costruzione dell’impianto idroelettrico presso Gilgel Gibe (Etiopia) le cui attività proseguiranno fino al termine della costruzione, previsto alla fine del 2004;
– la consulenza relativa alle attività di bonifiche ambientali, regolata da un’apposita convenzione stipulata nel 2000 con il Commissario di governo per l’emergenza rifiuti, bonifiche e tutela delle acque nella regione Campania.


Servizi di ingegneria nucleare

Il secondo filone, ampiamente consolidatosi nel tempo, è quello della fornitura di servizi di ingegneria nucleare per la Commissione Europea anche in associazione con partner europei quali EdF (Francia), Tractebel (Belgio), Iberdrola (Spagna), nell’ambito del programma di assistenza ai paesi dell’ex-Unione Sovietica per il miglioramento della sicurezza delle loro centrali nucleari. Le attività principali
hanno riguardato:
– l’assistenza presso la centrale nucleare di Medzamor in Armenia, con la predisposizione di studi e valutazioni per il decommissioning, co-finanziata dal Ministero delle attività produttive;
– l’assistenza alle centrali nucleari di Aktau (Kazakstan), Bilibino (Siberia), Beloyarsk (Siberia), Kalinin (Russia) per l’ammodernamento degli impianti e l’adeguamento agli standard di sicurezza dell’Europa occidentale;
– lo studio, per la centrale nucleare di Cernavoda (Romania), dei costi di decommissioning e la modellazione per l’accumulazione del fondo necessario attraverso una imposta sul kWh di origine nucleare;
– l’assistenza all’ENEL per valutazioni su impianti nucleari francesi e per la definizione di un accordo su ritiro di energia elettrica di origine nucleare, nonché per l’eventuale partecipazione ENEL al progetto EPR.


Servizi di decommissioning

Il terzo campo d’attività riguarda le attività di smantellamento e trattamento dei rifiuti radioattivi presso impianti di terzi. Le principali attività svolte nel 2003 hanno riguardato:
– la messa a punto di tecnologie innovative ideate da SOGIN per il decommissioning dell’impianto di Hunterston in Gran Bretagna su richiesta della BNFL;
– il decommissioning dei laboratori del CESI di Segrate (ENEL);
– la collaborazione prestata a EdF per il decommissioning della Centrale di Creys-Malville;
– l’assistenza al project management del decommissioning dei laboratori nucleari del centro di ricerca di Ispra della Commissione Europea.

[2]

 

3. Accordo Global Partnership Italia-Russia


L’Italia contribuirà con 360 milioni di euro in dieci anni alla messa in sicurezza
del nucleare in Russia. A guidare la partecipazione italiana sarà SOGIN.
E’ stato firmato il 5 novembre 2003 l’accordo di collaborazione bilaterale fra i governi italiano e russo che dà attuazione all’accordo Global Partnership sottoscritto nel vertice G8 di Kananaskis per la messa in sicurezza degli impianti nucleari ex sovietici.
L’accordo affida a SOGIN, che coordinerà per parte italiana la partecipazione di Fincantieri, Ansaldo-Camozzi, Techint e Duferco, la leadership su sei progetti.

  • Progetto n. 1 (budget 70 milioni di euro). Prevede lo smantellamento di tre sottomarini a propulsione nucleare: uno della classe Oscar (15.000 t), uno della classe Victor (6.000 t) e uno della classe Papa (6.000 t). Le imprese italiane dovranno fornire uno studio sull’orgaizzazione di cantiere, macchine di taglio e smembratura, macchine di saldatura e sistemi di sollevamento e movimentazione.
  • Progetti n. 2 e 3 (budget 133 milioni di euro). Prevede la realizzazione di un impianto centralizzato a livello regionale per il trattamento di rifiuti radioattivi solidi finora accumulati e di quelli che deriveranno dalle operazioni di smantellamento. E’ inoltre prevista la realizzazione di un impiant trasportabile per il trattamento dei rifiuti radioattivi liquidi. Le imprese italiane condurranno uno studio tecnico-economico per l’individuazione delle tecnologie da utilizzare, il progetto degli impianti e la fornitura dei sistemi e dei componenti necessari.
  • Progetto n. 4 (budget 45 milioni di euro). Riguarda la realizzazione dei sistemi di protezione fisica (security) delle basi navali che ospitano materiali radioattivi e combustibile nucleare irraggiato ubicate nella penisola di Kola, regione di Arcangelo.
  • Progetto n. 5 (budget 30 milioni di Euro). Ha per oggetto la progettazione e la realizzazione di contenitori per il trasporto e lo stoccaggio temporaneo di elementi di combustibile nucleare irraggiato.
  • Progetto n. 6 (budget 60 milioni di euro). Prevede la progettazione e la realizzazione di un mezzo navale idoneo al trasporto, dopo smantellamento, dei contenitori di materiali radioattivi e delle sezioni centrali dei sottomarini, contenenti i reattori nucleari.

[3]

 

il nucleare in Italia oggi: la SOGIN

 

 

fonte:
comunicato stampa SOGIN del 6.9.2004  [1] 
comunicato stampa SOGIN del 6.9.2004  [2] 
comunicato stampa SOGIN del 6.11.2004  [3] 
 

 



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2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
3. Le applicazioni della radioattività e delle radiazioni ionizzanti
4. Cosa sono le scorie nucleari?
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6. La gestione dei rifiuti radioattivi

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1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
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9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
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2. La Task Force Enea
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10. Il parere che Carlo Rubbia ha esposto in Parlamento
11.
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12. Quali fattori per la scelta: scientifici? ...o forse politici?
13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
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3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
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