Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

   ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari (Roma 6-10 settembre 2004)

 

Si è tenuto a Roma dal 6 al 10 settembre 2004 presso l'Hotel Villa Pamphili (via della Nocetta 105) il “Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari" organizzato dall’agenzia nucleare dell’OCSE (NEA, Nuclear Energy Agency), dall’agenzia nucleare dell’ONU (IAEA, International Atomic Energy Agency) e dalla Commissione Europea in collaborazione con SOGIN e APAT.
Il meeting si è svolto sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio dei Ministeri dell'Ambiente, delle Attività produttive, dell'Economia e delle finanze, della Salute e degli Esteri, della Regione Lazio e del Comune di Roma. Hanno partecipato ai lavori circa 200 delegati tecnici dei 27 paesi dell’OCSE con l'obiettivo di tracciare il punto sulle problematiche, le metodiche e le tecnologie di smantellamento degli impianti nucleari e di trattamento dei materiali radioattivi.
[1]

L’obiettivo delle agenzie internazionali e della Commissione Europea è stato quello di misurare i progressi maturati nei paesi dell’OCSE dal 1999 (l’anno della precedente edizione del workshop) sul piano delle tecnologie, delle normative e delle politiche, e di evidenziare inoltre le problematiche emergenti e gli aspetti di maggiore criticità.   [2]

Nel “Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari", è stato espresso che l’Italia deve operare per completare e aggiornare il quadro normativo di riferimento e per snellire le procedure autorizzative. Ma la temporanea mancanza di un deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, pur rimanendo un nodo da sciogliere, non deve ostacolare lo smantellamento degli impianti, poiché è comunque possibile procedere stoccando temporaneamente i materiali radioattivi nei depositi temporanei già presenti o eventualmente realizzati ex novo negli stessi siti. Lo smantellamento immediato comporta effetti positivi quali la riduzione del rischio a livello locale, la possibilità di utilizzare le conoscenze tecniche e la preparazione dei dipendenti che hanno realizzato e gestito gli impianti e infine la possibilità di rilasciare in tempi brevi parte dei siti per altri usi.  [3]
 

Tra i momenti che hanno avuto un maggiore interesse (e che hanno anche portato a repliche polemiche) vanno menzionati:

  1. La presentazione dei risultati del sondaggio (commissionato alla società Civicom dalla Sogin) "La Percezione del Rischio nei Siti Nucleari Italiani", effettuato per valutare la percezione del rischio e conoscere le opinioni sui temi della sicurezza e della gestione degli impianti nucleari nelle aree giudicate a rischio per la presenza di installazioni nucleari dismesse o in corso di smantellamento.
    Alcuni dati:
    • Popolazione residente nelle seguenti aree territoriali:
      Area 1: Vercelli, Trino e Saluggia
      Area 2: Alessandria, Bosco Marengo
      Area 3: Caorso e altri comuni limitrofi
      Area 4: Bracciano, Anguillara Sabazia
      Area 5: Borgo Sabotino, Latina
      Area 6: Sessa Aurunca
      Area 7: Matera, Rotondella
    • Dimensione del campione: 4000 interviste equamente distribuite in 7 aree territoriali.
    • Tecnica di rilevazione: Intervista telefonica (CATI)

    Il risultato (da alcuni considerato "sorprendente") è che circa  il 47% degli intervistati è possibilista sul deposito unico nazionale nel luogo in cui vive. Cioè si è detto favorevole se fosse sicuro e se servisse a creare lavoro e sviluppo.
    Il 53% invece ha detto no in ogni caso mentre il 4,4% pronuncia un sì senza riserve. E comunque la decisione finale spetta a organi governativi mentre il 12,6% tira in ballo gli amministratori locali e il 7,5% il Parlamento.   [4]

     

  2. In relazione alle affermazioni del sottosegretario all' Ambiente Tortoli, che a quanto riferiscono agenzie di stampa, nel corso del workshop avrebbe riproposto Scanzano come il sito più idoneo allo smaltimento delle scorie, pur ammettendo che la questione non è all'ordine del giorno, il presidente della Regione Basilicata Filippo Bubbico sottolinea che "si tratta di affermazioni che continuano a denotare superficialità e improvvisazione". "E' davvero sconcertante - osserva Bubbico - che, anziché dare attuazione alle scelte del Parlamento e di nominare la Commissione prevista dalla legge n. 368/2004, si ritorni ad evocare, seppure sottovoce, il sito di Scanzano che nelle più autorevoli sedi scientifiche è stato invece giudicato assolutamente inidoneo ad ospitare rifiuti radioattivi".    [5]
    Sebbene successivamente lo stesso Tortoli aveva definito ''accantonata'' l'ipotesi del sito di Scanzano Jonico, una notizia diffusa dall' Ansa il 17 settembre 2004 riporta le affermazioni fatte dal Ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno che ha incontrato in quei giorni il sindaco di Policoro (in proviancia di Matera) Nicola Leopatriello. Un incontro, spiega Alemanno in una nota, ''per riflettere sulle polemiche sollevate dalle affermazioni del sottosegretario all'ambiente Roberto Tortoli e per ribadirgli la nostra posizione di sempre, contraria alla designazione di Scanzano Jonico come sito nazionale di raccolta dei rifiuti radioattivi. Tale posizione del governo italiano - aggiunge il ministro - è stata espressa con chiarezza da una delibera già approvata dal consiglio dei ministri e personalmente mi impegnerò a far sì che i termini della delibera siano rispettati''.     [6]
     

 

 

 

 

 

 

 

fonti:
comunicato stampa SOGIN del 1.9.2004  [1] 
comunicato stampa SOGIN del 6.9.2004  [2] 
comunicato stampa SOGIN del 9.9.2004  [3] 
sondaggio SOGIN "La Percezione del Rischio nei Siti Nucleari Italiani" +
http://www.cittadellaspezia.it/leggi_articolo.asp?id=5526 [4]
http://www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=256549   [5]
http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/governo/20040917094433077592.html
                                                                                   [6]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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  SCIENZA
1. Cosa è la radioattività? e i suoi effetti?
2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
3. Le applicazioni della radioattività e delle radiazioni ionizzanti
4. Cosa sono le scorie nucleari?
5. Cosa sono i rifiuti radioattivi? (definizione, classificazione, origine)
6. La gestione dei rifiuti radioattivi

7. Documentazione scientifica in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Come si effettua rilevamento e la misurazione della radioattività? (cenni normativi, strumenti, unità di misura)
 

 
 
NORME
1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
Accordi, norme e raccomandazioni internazionali che non sono state rispettate nella legge 368/03
5.
Risoluzione del Comitato delle Regioni (organo UE) n. 251 del 1998
6. Il Progetto europeo COMPAS
7. Riferimenti normativi in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei rifiuti radioattivi

9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
10. Il diritto alle informazioni e ai processi decisionali e le sue basi normative
 
 
QUESTIONE
        SCORIE ITALIA
1. La commissione parlamentare d' inchiesta Scalia
2. La Task Force Enea
3. L' Inventario   Nazionale dei Rifiuti Radioattivi - ENEA 2000
4. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) della Task Force Enea
5. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) del GSP3 - SITO
6. Carlo Jean, un Generale molto militare, poco nucleare...
7. I mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della Sogin e tanto altro...
8. La Sogin Spa e il nucleare in Italia
9. Le attività della Sogin
10. Il parere che Carlo Rubbia ha esposto in Parlamento
11.
Il parere degli esperti: J.K. Mitchell, B. De Vivo, P.Risoluti, T. Regge
12. Quali fattori per la scelta: scientifici? ...o forse politici?
13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
4. La legge-delega sull'ambiente: effetti, personaggi, valutazioni
5. Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: paralisi o no?

6. La costruzione del "sito unico": l'Impregilo e la B.N.L. in prima linea?
7. A Taranto una base USA per i sottomarini nucleari?
8. Il rischio attentati terroristici legati ai depositi di scorie radioattive
 
 
DOSSIER MONDO
1. La situazione in Europa dei rifiuti radioattivi
2. I depositi per lo smaltimento dei rifiuti nucleari nel mondo
3.
Il problema delle scorie radioattive in USA

4. Il problema delle scorie radioattive in Russia
5. L'impianto di Sellafield in Gran Bretagna per il trattamento di rifiuti nucleari
6.
Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox
7. Il costo per la conservazione e lo smaltimento definitivo del materiale radioattivo
 
 
PROGETTI
        SPERIMENTALI
        E ALTERNATIVI
1. Lo smaltimento sotto i fondali marini
2.
La "trasmutazione" dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili e il "motore" di Rubbia

3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
5. Il batterio che ripulisce dalla radioattività
 

 


 

   

last update January 2006     ::     online since 19 December 2003