Siluri nucleari sganciati dai Russi nel Golfo di Napoli 17-03-2005 - Sui fondali del golfo di Napoli ci sarebbero 20 siluri nucleari sganciati dai russi nel gennaio del 1970 e mai rimossi. Lo sostiene il settimanale "L' Espresso" (24 marzo 2005 pag. 78 e successive dell' articolo "Allarme atomico nel Golfo" di Riccardo Bocca), secondo il quale i siluri furono sganciati nel tratto di mare davanti al capoluogo partenopeo per minare l'area dove sono di stanza le unità della Sesta flotta della Marina degli Stati Uniti. La notizia, scrive il giornale, è contenuta in un dossier riservato consegnato al capo della Protezione Civile Guido Bertolaso dal consulente della commissione Mitrokhin Mario Scaramella. Nel dossier, spiega Scaramella, si dice che ''nel 2001 l' IAEA (l' agenzia internazionale per l' energia atomica) ha inserito nel dossier "Inventory of accidents and losses at sea involving radioactive material" il caso dei missili sganciati nel golfo di Napoli. Il documento riporta la postilla "not confirmed" ad indicare che la Russia non ha potuto confermare ufficialmente l' episodio. Ma non l' ha smentito e l' informazione è stata girata a tutte le ambasciate di Vienna (dove ha sede l' IAEA) dei paesi aderenti all' Agenzia atomica internazionale, inclusa quella italiana''. Il sottomarino che 35 anni fa seminò i siluri nel golfo, scrive ancora "L' Espresso", apparteneva alla classe November ed era distaccato presso la quinta squadra della marina sovietica. Tre mesi dopo l' operazione nel golfo di Napoli, il sottomarino affondò nell'Atlantico: dei 24 siluri nucleari di cui era armato, ne aveva soltanto quattro. Subito dopo aver ricevuto il dossier, sostiene ancora il settimanale, Bertolaso lo ha consegnato ai servizi segreti e alle forze armate. ''Gli addetti delle forze armate - ha detto il capo della Protezione Civile a "L' Espresso" - mi hanno assicurato che stanno studiano la questione e mi hanno detto che la conoscono da sempre e non hanno conferme''. La Protezione Civile ha anche incaricato un ufficio di ''calcolare le percentuali di rischio'', anche se, prosegue Bertolaso, ''la popolazione non corre pericoli''. ''Dopo 30 anni - aggiunge - i siluri non potrebbero avere efficacia bellica. Il vero problema è la dispersione di materiale radioattivo per corrosione, ma sono cose che richiedono più di trent' anni" ''In attesa di avere più elementi sulla faccenda, riteniamo necessario per evitare di creare allarmismi per la popolazione che l' intera questione sia gestita con trasparenza. Fare luce sulla questione''. Legambiente in una nota per voce del presidente regionale Michele Buonomo commenta le anticipazioni del settimanale "L' Espresso" sulla ipotetica presenza di siluri nucleari sganciati dai russi nel Golfo di Napoli. Per Legambiente è necessario ''informare la popolazione, gli enti competenti e verificare in tempi brevi l' eventuale presenza di questi siluri nucleari nel golfo di Napoli. In caso di conferme intervenire per mettere in sicurezza l' ambiente e le acque del golfo di Napoli''. fonte: notizia ANSA Cerchi altre news rifiuti radioattivi? |