Nel mondo 441 impianti nucleari e il 17% della produzione energetica 20 gennaio 2005 - L' energia nucleare, abbandonata dall' Italia con il referendum abrogativo del 1987, rappresenta nel mondo una fonte di produzione energetica che vede quasi il 17% (il 16,9% secondo gli ultimi dati dell' agenzia mondiale per il nucleare) dell' elettricità prodotta per il pianeta "uscire" da un reattore atomico. E se molti paesi - Italia in prima fila - hanno deciso di non affidare all' atomo il proprio fabbisogno energetico, così non è in molti altri paesi. Nel mondo si contano infatti - sempre secondo i dati dell' Agenzia Mondiale Nucleare - 441 reattori, per una potenza installata che nel 2002 ammontava a 350 gigawatt. Con la previsione di un ulteriore incremento: 34 nuovi impianti, per una potenza di altri 27 gw, sono infatti in programma. A fare la parte del leone, nella mappa mondiale della localizzazioni delle centrali nucleari, ci sono in prima linea gli Usa che contano 104 impianti, seguiti dalla Francia (59), il Giappone (54), il regno Unito (33), la Russia (30), La Germania (19), la Corea del Sud (19), l'India (14), l'Ucraina (13) ed il resto del mondo dove, complessivamente, si contano altre 83 centrali atomiche. Il nucleare - da sempre al centro di accesi dibattiti, anche alla luce dei grandi incidenti, primo tra tutti quello di Chernobyl - ha debuttato come fonte di produzione elettrica nel 1951 quando negli Stati Uniti si avviò il primo impianto per la produzione elettrica dall' atomo. Seguì il Regno Unito dove il primo chilowattora di origine nucleare debuttò nel 1951 e la Russia nel 1954. Nel 1965 si contarono così, nel mondo, 45 reattori destinati alla produzione elettrica che divennero 167 alla metà degli anni '70 per salire vertiginosamente - anche spinti dalle crisi legate agli shock petroliferi di quegli anni - a 243 nell' 80 per passare, poi, a 435 del 1995 fino agli attuali 441, contati dall' Agenzia Nucleare Mondiale nel 2002. L' Italia è stato il primo grande paese ad aver completamente "rotto" con il nucleare: nell' 87, ma l' addio alle centrali italiane ha pesato per anni, tramite i cosidetti oneri nucleari, sulle bollette delle famiglie. E non è ancora una fase conclusa. fonte: notizia ANSA Cerchi altre news rifiuti radioattivi?
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