Il GIS (Sistema Informativo Geografico) per l’individuazione di
aree potenzialmente idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale
dei Materiali Radioattivi - Task Force Enea
(Sintesi) - (Attività al Novembre
2000)
La Task Force Enea
effettuò una vasta indagine geografica estesa a tutto il territorio
nazionale, diretta a individuare aree potenzialmente idonee per la
localizzazione di un deposito superficiale per rifiuti a bassa
attività. Questa attività è stata soprattutto basata sulla
realizzazione di un GIS (Sistema Informativo Geografico) che permette
l'analisi dei fattori e dei requisiti territoriali (superficie
topografica, idrogeologia, vie di comunicazione, reticolo idrografico,
distribuzione della popolazione, attività socioeconomiche,
idrogeologia regionale, uso del suolo, sismicità, climatologia).
Il GIS ha prodotto una Carta Nazionale delle Aree Idonee la quale,
impiantata su supporto informatico, permette un elevato grado di
elaborazione ed anche un rapido ed agevole aggiustamento in caso di
modifica dei parametri di selezione.
Per la realizzazione del GIS, che costituisce un obiettivo di grande
rilevanza e mai usato in Italia per la ricerca di siti, sono state
attivate collaborazioni con qualificate strutture nazionali pubbliche
e private tra cui il Servizio Sismico Nazionale e il Servizio
Geologico Nazionale.
1.
Introduzione
2. Metodologia
adottata
3.
Elaborazione del GIS di Primo Livello
4.
Elaborazione del GIS di Secondo Livello
5.
Elaborazione del GIS di Terzo Livello
6.
Il
sistema dei pesi e dei punteggi per la stima dell' idoneità delle aree
7.
Completamento
dell' attuale fase di attività
7. Completamento
dell' attuale fase di attività
L’attuale fase di analisi del territorio
chiude la procedura di selezione delle aree basata essenzialmente
sulla elaborazione in ambiente GIS di banche dati a carattere
nazionale.
Per la valutazione indicativa del grado di idoneità di ognuna delle
214 aree selezionate e per la relativa classificazione si sta
utilizzando la procedura definita come GIS 3. In questa fase si
procederà inoltre alla esclusione di quelle aree che dalla
osservazione delle condizioni locali dovessero presentare aspetti
fisici o territoriali sfavorevoli.
La classificazione sarà agevolata dalla disponibilità dell’indice di
inserimento territoriale che stima, sulla base delle caratteristiche
antropiche e infrastrutturali presenti nell’intorno delle aree, la
rilevanza di fattori che possono influenzare i costi di realizzazione
e di esercizio del deposito e delle infrastrutture ad esso collegate.
Entro pochi mesi sarà disponibile la versione definitiva della Carta
Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee e un report per ogni area
che ne descrive le caratteristiche.
Allo stesso tempo sarà disponibile la classificazione delle aree
rispetto all’indice di idoneità e all’indice di inserimento
ambientale. Tale classificazione potrà permettere la selezione delle
aree su cui avviare le indagini di verifica in campo e delle indagini
di pre-caratterizzazione propedeutiche alla eventuale indicazione come
siti possibili.
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