Cosa sono gli elementi
transuranici? Gli
elementi transuranici sono elementi chimici di numero atomico
maggiore di 92 (corrispondente all' uranio nella tavola periodica) e
sono artificiali e radioattivi. L’ uranio è l’elemento naturale più
pesante esistente e gli elementi transuranici sono i meno stabili.
infatti elementi più grandi tendono a rilasciare l’ energia interna
che posseggono (somma delle repulsioni fra elettroni e fra protoni,
forze nucleari) attraverso il decadimento radioattivo. Studi teorici
hanno portato a sviluppare una teoria, denominata “isola di stabilità”
che racchiude elementi con configurazione elettronica che riesce a
bilanciare le forze nucleari e risultato stabile.
La tavola periodica di Mendeleev comprende
poco meno di un centinaio di elementi chimici, ciascuno caratterizzato
da un numero atomico Z: dall’Idrogeno (Z = 1) all’Uranio (Z = 92). Il
numero atomico dell’ elemento è pari al numero di elettroni dell’
atomo corrispondente (che ne determina le proprietà chimiche) e al
numero di protoni presenti nel nucleo atomico. Quest’ ultimo, insieme
al numero di neutroni N, determina le proprietà del nucleo atomico,
diverse per i diversi isotopi dello stesso elemento. Per la maggior
parte dei valori di Z fino a 92 (tranne alcuni elementi compresi tra
il Polonio e l’Attinio) esiste almeno un valore di N per il quale il
nuclide con Z protoni ed N neutroni è stabile. Vi sono poi, per
ciascun valore di Z, molti valori di N che danno luogo agli isotopi
radioattivi dell’elemento chimico. Tutti questi elementi sono quindi
naturalmente presenti, con diverse abbondanze relative, nel Sistema
solare: di essi esiste almeno un isotopo stabile, numerosi isotopi
radioattivi, mentre valori di N troppo piccoli o troppo grandi (al di
fuori delle drip lines nel piano Z-N) non danno luogo a nuclei legati.
Elementi transuranici (con Z > 92) sono noti fino a Z = 114: essi sono
stati sintetizzati ed osservati in laboratorio come prodotti di
reazioni nucleari. La caccia agli elementi con Z ancora più grande è
aperta in almeno tre laboratori mondiali, nei quali si tenta di
produrli e identificarli. Per tutti questi elementi, quando si dice
che non esistono in natura, si intende che non sono mai stati
osservati perché non sono stati prodotti, né ci si aspetta di trovarli
naturalmente. Quest’ ultima osservazione vale anche per i transuranici
noti, la cui vita media è talmente breve da consentire appena ai
ricercatori che li hanno prodotti di rivelare le labili tracce della
loro breve esistenza.
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