Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
le situazioni ambigue di una vicenda attorno cui girano Miliardi di Euro

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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
    Le seul site national pour la récolte des déchets nucléaires en Italie, le Sogin, les Personnages, les Règles, le business des déchets radioactifs  francais
    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

   ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox

 

Durante la guerra fredda la strategia nucleare era basata su una scommessa: la "razionalità" dell’avversario in un eventuale grave crisi tra l’Unione Sovietica e l’America. In altre parole gli arsenali nucleari erano talmente sproporzionati (nel 1986 il numero di testate nucleari degli appartenenti al "Club atomico" era 69580) che il loro utilizzo avrebbe significato la distruzione globale assicurata, ragione per cui si assumeva che nessuna delle parti avrebbe mai risposto con le armi nucleari.

Per garantire la stabilità geopolitica, le maggiori potenze nucleari avevano avviato la discussione che ha preceduto la definizione dei Trattati di Non Proliferazione (NPT) e di Proibizione dei Test Nucleari (CTBT). Il NPT è stato esteso indefinitamente nel 1995 ed è stato sottoscritto dalla quasi totalità delle Nazioni e il CTBT è stato firmato nel 1996 da oltre 130 Paesi (ma non da India e Pakistan). Il CTBT non è ancora operativo per l’assenza di ratifica da parte anche di America e Russia.

Finita la guerra fredda e spostandosi il confronto a regioni geopolitiche instabili e con arsenali (ufficiali e non) molto più ridotti, viene meno il meccanismo di "deterrenza atomica" della Guerra Fredda. Pertanto la "bomba" torna a poter essere usata come strumento di pressione o di ricatto o di "esternalizzazione" degli interessi nazionali nel caso di Paesi, come l’India, che si sono trovati isolati politicamente ed economicamente.
 

A tutt'oggi il programma avviato da Francesi, Americani e Russi ha portato a questa situazione:

  anno n° testate anno n°testate
Francia 1990 540 1997 450
America 1966 32.000 1997 12.000
Russia 1986 45.000 1997 23.000

Per le due principali potenze nucleari, lo smantellamento è conseguenza dell'accordo bilaterale di disarmo sulle testate nucleari strategiche denominato START I ed entrato in vigore nel 1994.  [1]


  1. La grande eredità della corsa agli armamenti: la grande quantità di materiale fissile e il problema della sua destinazione
     
  2. L' intervento del G8 nel mettere in sicurezza armi nucleari, armi chimiche e altre armi utilizzabili a fini terroristici

 


B. L' intervento del G8

Il G8 vuole mettere in sicurezza armi nucleari, armi chimiche e altre armi non solo pericolose di per sé e per l’ambiente, ma che potrebbero anche costituire una tentazione per i terroristi.
A questo scopo stanzia un fondo di 20 miliardi di dollari in dieci anni. In caso di successo il progetto potrebbe essere esteso ad altri partner.

Il piano d’azione, battezzato "Partenariato mondiale", è stato lanciato nel 2002 al vertice di Kananaskis, in Canada. Data l’estrema urgenza della questione, il presidente francese Jacques Chirac ha posto la sua realizzazione tra le priorità del vertice di Evian di quest’anno. La Russia ha infatti dichiarato 40.000 tonnellate di armi chimiche, la più grossa riserva mondiale. Le sue riserve di plutonio militare sono ben superiori ai fabbisogni della sua forza offensiva.

Occorre agire su più fronti: neutralizzare le armi, distruggere i materiali pericolosi, mettere in luogo sicuro quelli che non si possono neutralizzare subito, assicurarsi che le persone addette alla sorveglianza non li vendano sul mercato nero e infine impedire agli esperti di mettere le loro conoscenze, dietro compenso, al servizio di potenze straniere o di gruppi mafiosi. Bisogna persino impedire l’accesso ai materiali per radiologia, presenti per esempio negli ospedali.

Gli Stati Uniti hanno offerto 10 miliardi di dollari. I loro partner europei e giapponesi del G8 ne metteranno sul piatto quasi altrettanti. La Russia ha annunciato 2 miliardi di dollari e la Francia una partecipazione di 750 milioni. Ogni paese opera nei campi in cui è specializzato. La Francia, grazie al suo procedimento MOX, può contribuire alla trasformazione del plutonio militare russo in eccesso in combustibile per centrali nucleari, e prevede anche di partecipare allo smantellamento dei sottomarini nucleari del Mar Bianco (a nord-ovest del paese), abbandonati dai russi per mancanza di fondi per la loro manutenzione. La Francia vorrebbe anche operare per la messa in sicurezza dei ceppi batteriologici posseduti dalla Russia. Pur non appartenendo al G8, la Norvegia, stato vicino direttamente interessato, contribuirà a mettere in condizioni di sicurezza la flotta di sottomarini nucleari.   [4]


 

 

 



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  SCIENZA
1. Cosa è la radioattività? e i suoi effetti?
2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
3. Le applicazioni della radioattività e delle radiazioni ionizzanti
4. Cosa sono le scorie nucleari?
5. Cosa sono i rifiuti radioattivi? (definizione, classificazione, origine)
6. La gestione dei rifiuti radioattivi

7. Documentazione scientifica in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Come si effettua rilevamento e la misurazione della radioattività? (cenni normativi, strumenti, unità di misura)
 

 
 
NORME
1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
Accordi, norme e raccomandazioni internazionali che non sono state rispettate nella legge 368/03
5.
Risoluzione del Comitato delle Regioni (organo UE) n. 251 del 1998
6. Il Progetto europeo COMPAS
7. Riferimenti normativi in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei rifiuti radioattivi

9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
10. Il diritto alle informazioni e ai processi decisionali e le sue basi normative
 
 
QUESTIONE
        SCORIE ITALIA
1. La commissione parlamentare d' inchiesta Scalia
2. La Task Force Enea
3. L' Inventario   Nazionale dei Rifiuti Radioattivi - ENEA 2000
4. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) della Task Force Enea
5. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) del GSP3 - SITO
6. Carlo Jean, un Generale molto militare, poco nucleare...
7. I mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della Sogin e tanto altro...
8. La Sogin Spa e il nucleare in Italia
9. Le attività della Sogin
10. Il parere che Carlo Rubbia ha esposto in Parlamento
11.
Il parere degli esperti: J.K. Mitchell, B. De Vivo, P.Risoluti, T. Regge
12. Quali fattori per la scelta: scientifici? ...o forse politici?
13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
4. La legge-delega sull'ambiente: effetti, personaggi, valutazioni
5. Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: paralisi o no?

6. La costruzione del "sito unico": l'Impregilo e la B.N.L. in prima linea?
7. A Taranto una base USA per i sottomarini nucleari?
8. Il rischio attentati terroristici legati ai depositi di scorie radioattive
 
 
DOSSIER MONDO
1. La situazione in Europa dei rifiuti radioattivi
2. I depositi per lo smaltimento dei rifiuti nucleari nel mondo
3.
Il problema delle scorie radioattive in USA

4. Il problema delle scorie radioattive in Russia
5. L'impianto di Sellafield in Gran Bretagna per il trattamento di rifiuti nucleari
6.
Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox
7. Il costo per la conservazione e lo smaltimento definitivo del materiale radioattivo
 
 
PROGETTI
        SPERIMENTALI
        E ALTERNATIVI
1. Lo smaltimento sotto i fondali marini
2.
La "trasmutazione" dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili e il "motore" di Rubbia

3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
5. Il batterio che ripulisce dalla radioattività
 

 


 

   

last update January 2006     ::     online since 19 December 2003