Zona NucleareIl sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari ,
la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi,
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Il sito unico nazionale per la raccolta delle scorie nucleari , la Sogin, i Personaggi, le Norme, il business dei rifiuti radioattivi  italiano

    The only national site for collection of nuclear wastes in Italy, Sogin, Personages, Rules, radioactive wastes business  english
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    イタリアにおける国の統合核廃棄物処分場、la Sogin(核施設管理株式会社)、重要人物、法規、放射性廃棄物ビジネス  japanese
    El único “sitio nacional” por la recolección de la basura nuclear en Italia, la SOGIN, los personajes, las normas, el negocio de los desechos radiactivos  espanol
    Einziges Atommüll-Endlager in Italien, die SOGIN, die Mitwirkenden, die Normen, der Business des radioaktiven Abfalls  deutsch

   ENGLISH REPORT
1. I.A.E.A. report of nuclear power development in Italy
2. What is SOGIN - Nuclear Plant Management?
3. What is ANPA (now called APAT)?
4. Decommissioning in Italy - National fact sheet
5. Status of decommissioning activities of Italian Nuclear Power Plants
6. More info about Scanzano Jonico (or Ionico) and nuclear waste repository
7. Italy to send nuclear waste abroad for disposal and UK to keep foreign nuclear waste


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Simbolo della radioattività (origine e significato)

 

Il simbolo "pericolo di radiazioni" a forma di trifoglio (Radiation Warning Symbol - Trefoil / Trifolium) non dovrebbe essere confuso con il simbolo che la Difesa Civile degli USA disegnò per identificare i rifugi antinucleari (Civil defense symbol for fallout shelters). Tali rifugi rientravano nel programma creato per preparare i cittadini americani all' eventualità di un attacco nucleare.

 

Civil defense symbol for fallout shelters   simbolo rifugi antinucleari ("Fallout Shelter Sign" - Difesa Civile USA)

Confronto tra il "Fallout Shelter Sign" e il "Radiation Symbol"   Confronto tra il "Fallout Shelter Sign" e il "Radiation Symbol"

Radiation warning symbol (yellow + black)   simbolo radioattività "giallo+nero" (Radiation Symbol)

Radiation warning symbol (yellow + magenta/purple)   simbolo radioattività "giallo+magenta/viola"  (Radiation Symbol)

 

Il simbolo per identificare i rifugi antinucleari consiste in un cerchio diviso in sei sezioni uguali, tre di queste sezioni sono nere e tre gialle. Non c' è il cerchio centrale. L' Ufficio della Difesa Civile degli USA voleva originariamente usare il simbolo "pericolo radiazioni" con il cerchio nel centro e le tre lame d' elica che si irradiano ma questa idea fu bocciata perchè un rifugio antinucleare rappresenta la sicurezza mentre il simbolo "pericolo radiazioni" avverte di un pericolo.

Il simbolo "pericolo di radiazioni" a forma di trifoglio (cioè con le tre lame d' elica che si irradiano), come noi lo conosciamo correntemente, fu ideato a Berkeley presso il "Radiation Laboratory" della "University of California" nel 1946 da un piccolo gruppo di persone. Questo episodio è raccontato in una lettera scritta nel 1952 da Nels Garden, capo del "Health Chemistry Group" del "Radiation Laboratory": "Un numero di persone del gruppo si interessò nel suggerire diversi motivi, e l' unico suggerimento che risultò interessante era un disegno che rappresentava le radiazioni emesse da un atomo".

Originariamente il simbolo ideato a Berkeley era di colore magenta (Martin Senour Roman Violet No. 2225) su fondo blu. In una lettera scritta poco tempo prima (nel 1948), lo stesso Nels Garden spiega perchè fu scelta proprio questa tonalità di magenta: "era un colore del tutto particolare e non si poteva confondere con gli altri colori che si conoscono. Un altro fattore in suo favore era il suo costo... L' alto costo avrebbe dissuaso le persone a usare lo stesso colore per altro". Inoltre: "per il colore dello sfondo è stato scelto il colore blu perchè il blu è molto poco usato nei luoghi dove si effettuano attività di ricerca/studio con presenza di radioattività."

Nels Garden non gradì il colore giallo per lo sfondo: "la verità è che l' altà visibilità del giallo (in quanto è un colore che risalta ben in vista) ha determinato un uso frequente di questo colore ed è ormai molto comune." Per compensare la bassa visibilità del blu, Nels Garden ebbe l' idea di inserire delle righe diagonali che attraversavano il segnale.

Nonostante l' opinione contraria di Nels Garden, molti ritennero che lo sfondo blu era una cattiva scelta. Il blu non era adatto per essere usato in segnali di pericolo e in posti all' aperto tendeva a sbiadire. L' uso del giallo fu adottato dall' Oak Ridge National Lab nel 1948. In quel tempo, Bill Ray e George Warlick (entrambi lavoravano per K.Z. Morgan) avevano dato il compito (a alcuni addetti alla grafica) di proporre un segnale di pericolo più adatto, essendo troppo inaccettabile lo sfondo blu. Bill Ray andò a Berkeley e raccolse una serie dei segnali lì già ideati. Di ritorno a Oak Ridge, Bill Ray e George Warlick videro che gli addetti alla grafica avevano tagliato i simboli di colore magenta e li avevano attaccati su cartoncini di diversi colori. In spazi all' aperto e a una distanza di 20 piedi, una commissione scelse il magenta su fondo giallo come la migliore combinazione.

Tutti i generi di variazioni sul simbolo originale ideato a Berkeley furono proposti e adottati durante gli anni 1940-'50. Soprattutto comuni erano simboli con frecce (dritte o ondulate) tra o sopra le lame d' elica. Negli anni '50, gli standard dell' ANSI (American National Standards Institute) e i regolamenti federali stabilirono la versione del segnale che si usa ancora oggi. Attualmente i regolamenti permettono anche l' uso del colore nero al posto del magenta. In realtà, il colore nero sul giallo è la combinazione più comunemente usata fuori dagli Stati Uniti.

Sorge una domanda. Qualche precedente simbolo potrebbe aver inspirato il simbolo "pericolo di radiazioni" a forma di trifoglio? Marshall Brucer suggeriva che questo simbolo era usato presso il bacino di carenaggio vicino a Berkeley per avvertire del pericolo di eliche in movimento. Per Paul Frame, il simbolo di colore magenta è impressionantemente simile ai segnali di pericolo radiazioni commercialmente disponibili, usati prima del 1947, che consistevano  in un piccolo punto rosso con quattro o cinque fulmini che si irradiano verso l' esterno, un disegno molto simile ai segnali di avvertenza di pericolo elettrico. Il simbolo a trifoglio ha inoltre qualche rassomiglianza con la bandiera della flotta militare giapponese che era familiare alla popolazione della costa occidentale degli Stati Uniti.

Qualunque sia stata l' ispirazione, è stata una buona scelta. E' un simbolo semplice, prontamente identificabile (non essendo simile a altri segnali di pericolo) e comprensibile a lunga distanza.

E' stato successivamente adottato a livello internazionale e deve essere presente dove una certa quantità di materiale radioattivo è presente o dove una certa dose di radiazioni potrebbero essere ricevuta.

 

standard "simbolo della radioattività"Standard Radiation Warning Trefoil - ANSI N2.1 1989
(tratto dal documento DOE G 441.1-10 - Posting And Labeling For Radiological Control Guide)

 

 

 

 

fonti:

articolo in lingua inglese di Paul Frame, Ph.D., CHP - Professional Training Programs - Oak Ridge Institute for Science and Education

Informazioni più dettagliate sugli standard per il simbolo sono presenti nei documenti: ASA Z53.1-1953 (Stati Uniti), ANSI N2.1 1989 (Stati Uniti),  ISO 361:1975 (Internazionale)

 


 

 



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  SCIENZA
1. Cosa è la radioattività? e i suoi effetti?
2. L' uomo, le radiazioni corpuscolari ed elettromagnetiche, le radiazioni ionizzanti
3. Le applicazioni della radioattività e delle radiazioni ionizzanti
4. Cosa sono le scorie nucleari?
5. Cosa sono i rifiuti radioattivi? (definizione, classificazione, origine)
6. La gestione dei rifiuti radioattivi

7. Documentazione scientifica in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Come si effettua rilevamento e la misurazione della radioattività? (cenni normativi, strumenti, unità di misura)
 

 
 
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1. La scelta del sito per il deposito di rifiuti nucleari: dall' Enea alla Sogin
2. Scorie nucleari. Il Commissario e la Commissione
3. Il decreto-legge n. 314/03 e la legge di conversione n.368/03
4.
Accordi, norme e raccomandazioni internazionali che non sono state rispettate nella legge 368/03
5.
Risoluzione del Comitato delle Regioni (organo UE) n. 251 del 1998
6. Il Progetto europeo COMPAS
7. Riferimenti normativi in merito alla materia "rifiuti nucleari"
8. Guida Tecnica n. 26 - La gestione dei rifiuti radioattivi

9. Le Direttive Europee che disciplinano l’ accesso del pubblico all’ informazione ambientale
10. Il diritto alle informazioni e ai processi decisionali e le sue basi normative
 
 
QUESTIONE
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1. La commissione parlamentare d' inchiesta Scalia
2. La Task Force Enea
3. L' Inventario   Nazionale dei Rifiuti Radioattivi - ENEA 2000
4. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) della Task Force Enea
5. Il GIS (Sistema Informativo Geografico) del GSP3 - SITO
6. Carlo Jean, un Generale molto militare, poco nucleare...
7. I mille incarichi del prof. Paolo Togni - vice della Sogin e tanto altro...
8. La Sogin Spa e il nucleare in Italia
9. Le attività della Sogin
10. Il parere che Carlo Rubbia ha esposto in Parlamento
11.
Il parere degli esperti: J.K. Mitchell, B. De Vivo, P.Risoluti, T. Regge
12. Quali fattori per la scelta: scientifici? ...o forse politici?
13. Il referendum sul nucleare del 1987
14. Mappa degli attuali depositi di materiale radioattivo in Italia
15.
La situazione in Italia dei rifiuti radioattivi
16. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - relazione integrale
17. Studio Sogin per la localizzazione del sito a Scanzano Ionico - appendice finale
18. Workshop internazionale sul decommissioning degli impianti nucleari - Roma 2004
 
 
DOSSIER ITALIA
1. L' ecomafia dei rifiuti in Italia
2. Il traffico di materiale ferroso contaminato alle fonderie
3. Navi affondate e sospetti: i traffici di rifiuti pericolosi e radioattivi
4. La legge-delega sull'ambiente: effetti, personaggi, valutazioni
5. Il Ministro dell’Ambiente Matteoli: paralisi o no?

6. La costruzione del "sito unico": l'Impregilo e la B.N.L. in prima linea?
7. A Taranto una base USA per i sottomarini nucleari?
8. Il rischio attentati terroristici legati ai depositi di scorie radioattive
 
 
DOSSIER MONDO
1. La situazione in Europa dei rifiuti radioattivi
2. I depositi per lo smaltimento dei rifiuti nucleari nel mondo
3.
Il problema delle scorie radioattive in USA

4. Il problema delle scorie radioattive in Russia
5. L'impianto di Sellafield in Gran Bretagna per il trattamento di rifiuti nucleari
6.
Lo smantellamento degli arsenali nucleari, l' uranio altamente arricchito (HEU), il plutonio e il mox
7. Il costo per la conservazione e lo smaltimento definitivo del materiale radioattivo
 
 
PROGETTI
        SPERIMENTALI
        E ALTERNATIVI
1. Lo smaltimento sotto i fondali marini
2.
La "trasmutazione" dei nuclei radioattivi a vita media-lunga in elementi stabili e il "motore" di Rubbia

3. Il Sole come discarica per le scorie nucleari
4. L'uso civile e bellico dell' uranio impoverito (il "prodotto di scarto")
5. Il batterio che ripulisce dalla radioattività
 

 


 

   

last update January 2006     ::     online since 19 December 2003